Caravaggio – La passione

Michelangelo Merisi detto il Caravaggio fu il genio indiscusso della pittura tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600. Colui che rivoluzionò l’accademismo nella pittura, con i suoi scenari di fortissimo impatto plastico, quasi teatrali, grazie anche alla sua tecnica di rappresentazione con forti contrasti di luci e ombre.

Nessun pittore è stato più individualista di Caravaggio. Per lui sono individui anche le mele, l’uva, le foglie. Ci sono anche uomini e donne, volti più o meno espressivi ma non sono la realtà, sono presenze.

Il tema interessante è invece  il movimento che anima la sua religiosità. La cosa importante è come e perché questo sentimento si combini indissolubilmente con la struttura compositiva dei quadri, con la presenza della luce chiaroscurale, con l’uso degli strumenti ottici, con il ricorrere ad amici e persone del popolo come attori delle sue scene e alla fine come tutto si incorpori in una nuova visione del mondo, in una estetica, che apre uno sguardo nuovo sulla realtà.

La rivoluzione di Caravaggio sta nel naturalismo della sua opera, espresso nei soggetti dei suoi dipinti e nelle atmosfere in cui la plasticità delle figure viene evidenziata dalla particolare illuminazione che teatralmente sottolinea i volumi dei corpi che escono improvvisamente dal buio della scena. Infatti lo sfondo passa nettamente in secondo piano rispetto ai soggetti, i veri e soli protagonisti della sua opera.

Per la realizzazione dei suoi dipinti, Caravaggio nel suo studio posizionava delle lanterne in posti specifici per far sì che i modelli venissero illuminati solo in parte, mediante la “luce radente”. Attraverso questo artificio, Caravaggio evidenzia le parti della scena che più ritiene interessanti lasciando il resto del corpo nel buio dell’ambiente.

Questo spettacolo, attraverso un’ interpretazione assolutamente personale del regista e degli interpreti in scena,  vuole essere non un’ esaltazione di Caravaggio- genio, bensi’ un tentativo di approccio  al Caravaggio-uomo e a quel suo “ Maledettismo” che ne ha rivelato su tela, la grandezza artisitica.  Maledettismo verso se stesso nonche’ verso quelle prostitute che spesso furono le Muse di alcune sue celeberrime opere.

Teatro, Musica Classica e Lirica, Tango, Flamenco e Pittura nel tentativo di carpire l’anima tormentata, il lampo improvviso della fede di Caravaggio, colui che non ha mai creduto ad altro se non a quello che si vede. Perché soltanto ciò che è reale è razionale ed anche per Caravaggio, Dio resta inspiegabile.

In questo estremo margine di dubbio c’è la grandezza di Caravaggio, nella forza di ciò che non si può spiegare.

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Caravaggio, La Passione - di Manfredi Gelmetti

Manfredi Gelmetti Caravaggio La Passione / The Passion :: IL TRAILER 2011 ::

trailer CARAVAGGIO, LA PASIÓN


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